Cybersecurity, IA e salute

ItaliaIsraele e Emirati collaborano insieme al forum internazionale “Artificial Intelligence & Cybersecurity for Human Health” all’Expo di Dubai. Una pagina storica, scritta al Padiglione Italia a partire da uno sforzo congiunto scientifico e diplomatico fra i tre paesi che pone l’essere umano, il benessere collettivo e le nuove tecnologie al centro di un percorso di ricerca e sviluppo congiunto. “È un evento importante perché vede nascere per dichiarazione di altissime cariche istituzionali la prima alleanza per lavorare insieme sull’Intelligenza Artificiale applicata al mondo della salute tra Israele, Italia e Emirati Arabi Uniti -mi dice Paolo Glisenti, Commissario Generale dell’Italia a Expo 2020 Dubai- Credo che sia un passaggio importantissimo perché i prossimi anni vedranno queste parti del mondo lavorare in competizione, ma da adesso anche in collaborazione su cybersecurity, privacy e sul fatto di mettere l’essere umano al centro dell’IA e della salute. Un passaggio fondamentale di quella che si chiama ormai diplomazia scientifica”.

Partnership con UAE anche grazie a scambi universitariGli scambi universitari svolgono un ruolo importante nelle relazioni tra Paesi. “Collaboriamo già con varie università, come ad esempio il Sant’Anna di Pisa, molto forte nel campo della robotica e l’Università di Milano e abbiamo almeno due professori che fanno avanti e indietro tra l’Italia e gli Emirati -mi dice Arif Sultan Al Hammadi, Executive Vice President Khalifa University di Abu Dhabi- Sarebbe utile e mi piacerebbe che avvenisse anche un maggiore scambio di studenti tra i nostri due Paesi e che al momento non sta ancora avvenendo”. L’Expo e l’organizzazione di eventi congiunti come questo forum secondo il Dr. Al Hammadi possono aprire una finestra anche sul panorama universitario emiratino promuovendo quell’interscambio capace di creare legami tra i sistemi educativi e di conseguenza anche tra i Paesi. Lo scambi di studenti tra università rappresenta uno degli strumenti più forti per incrementare contatti e relazioni, contribuendo anche a ridurre le differenze culturali. “La Khalifa University di Abu Dhabi, anche grazie al Prof. Ernesto Damiani, che dirige il Dipartimento di Robotica e Sistemi Intelligenti, ha stretto collaborazioni con molti atenei italiani” mi spiega Al Hammadi. Alla Khalifa University di Abu Dhabi si punta molto sulla ricerca e sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate, da robot per intervenire in caso di disastri nucleari o nelle raffinerie a droni capaci di svolgere i compiti più vari, dalla creazione di sistemi di riconoscimento facciale a modelli di mobilità su dati reali per monitorare la diffusione dei virus. In questo senso la pandemia ha dato impulso alla ricerca.